Può resistere nella crisi un’azienda che segue l’esempio di Adriano Olivetti e l’economia di comunione proposta da Chiara Lubich? Intervista a Giovanni Arletti a partire dalle scelte concrete che hanno fatto crescere il gruppo Chimar specializzato in imballaggi industriali. L’impegno in Aipec, Associazione italiana imprenditori per un’economia di comunione
Un recente incontro promosso dall’associazione Città per la fraternità ha fatto emergere alcuni tratti di un legame ideale tra l’esperienza imprenditoriale di Adriano Olivetti e la realtà delle imprese che promuovono l’Economia di comunione seguendo l’intuizione di Chiara Lubich. Nell’appassionato e competente contributo offerto dall’imprenditore Giovanni Arletti sono emerse alcuni tratti di attualità che merita approfondire dato che come ha sottolineato lo stesso Arletti «Il caso Olivetti è interessante per le sue implicazioni nella storia industriale italiana del dopoguerra». Arletti, vice presidente di Confindustria Modena, è il fondatore e l’attuale presidente del gruppo Chimar, specializzato in imballaggi industriali, con 19 stabilimenti diffusi in Italia, 40 milioni di fatturato annuale e 350 dipendenti.
Complimenti per la testimonianza in tv nella trasmissione A Ruota Libera. Lei è un imprenditore illuminato ed una gran bella persona. Non la conoscevo prima d’ora. Complimenti e grazie per tutto quello che fa per il prossimo senza alcuna distinzione. Ne parlerò ai miei figli che sono adolescenti e si stanno “preparando” alla vita. Carlo Borello 335 6612372
Ciao Giovanni Arletti ho ascoltato la sua intervista oggi pomeriggio a “Ruota libera” desidero congratularmi con lei per tutto quello che fa. La sua disponibilità e il suo impegno verso il prossimo è gratificante. Grazie