Due scritti di Adriano Olivetti, del 1951 e del 1945, che si interrogano sia sul senso profondo del lavoro umano, sia sulle forme e sui modi per rendere la fabbrica un bene di tutta la comunità.
Il libro, presentato da Gustavo Zagrebelsky, segue le precedenti pubblicazioni edite nella Collana Humana Civilitas: “ Ai Lavoratori”, presentata da Luciano Gallino; “ Democrazia senza partiti” presentata da Stefano Rodotà e “ Il cammino della Comunità” presentata da Salvatore Settis.
Prosegue così il cammino che la Fondazione Adriano Olivetti ha intrapreso dalla fine del 2012 con le Edizioni di Comunità, portando di nuovo in libreria le opere più importanti di Adriano Olivetti, oramai non più disponibili da diversi anni. Scritti e discorsi, editi e inediti, in cui si parla di dignità delle persone, di conoscenza, di comprensione profonda dei valori della cultura, di responsabilità dell’impresa verso i lavoratori e l’ambiente. Parole di un’agenda ideale per costruire un mondo davvero nuovo.
I volumi sono tutti rlasciati con licenza Creative Commons 4.0 International, e acquistabili in libreria, dal sito delle Edizioni di Comunità e, in formato eBook su Amazon, iBooks, Book Republic, ibs.
Per approfondire visita il sito delle Edizioni di Comunità.