Mario Piccinini
Matera “capitale contadina”
Con la descrizione dei Sassi di Matera, Carlo Levi, nel libro, Cristo si è fermato a Eboli, edito nel 1946, porta all’attenzione il mondo contadino lucano.
A Matera Adriano Olivetti avvia una serie di iniziative attraverso l’UNRRA-Casas, di cui nel 1947 diviene commissario e nel 1959 vice-presidente, sia attraverso L’Istituto Nazionale di Urbanistica di cui nel 1950 diviene presidente.
La rivista Comunità, attraverso i saggi pubblicati, tra i quali quelli di R.Musatti, R.Mazzarone contribuisce a fare conoscere il materano. Si porta inoltre a conoscenza la sociologia anglosassone ed il pensiero di studiosi quali: P.Geddes, L.Mumford e E.Gutkind.
Lo studio dei Sassi
Matera era segnata dalla miseria, dalla mortalità infantile e dall’analfabetismo. Le abitazioni vere e proprie grotte ospitavano famiglie che vivevano insieme agli animali.
Nel 1948 Adriano Olivetti incontra Albino Sacco (antropologo) che stava conducendo una indagine sui Sassi.
Adriano Olivetti stabilisce rapporti con L’UNRRA-Casas e con l’italo-americano Guido Nadzo per passare da programmi edilizi alla definizione di Piani urbanistici che possano diventare casi esemplari. Uno dei programmi, con possibilità operative, è quello della proposta elaborata da Nallo Mazzocchi Alemanni per risolvere il problema della popolazione dei Sassi di Matera mediante la realizzazione di borghi.
Nel 1950, auspice il Comitato ECA (Economic Cooperation Administration), sulla base del progetto di Mazzocchi Alemanni e del finanziamento all’UNRRA-Casas si concretizza il primo intervento di risanamento dei Sassi. La soluzione proposta prevede interventi nel settore urbano e rurale. Per la situazione abitativa dei Sassi si prevede il trasferimento della popolazione in borghi residenziali. Questa soluzione risulta carente in quanto manca l’ipotesi di trasformazione fondiaria tale da permettere la formazione di unità fondiarie in grado da rendere autosufficienti le famiglie dei contadini e dei braccianti da trasferire. Il progetto costituisce comunque il primo riferimento per un’azione di risanamento dei Sassi.
Olivetti e Nazdo dell’UNRRA-Casas promuovono uno studio su Matera. Lo studio ha come scopo la valutazione delle condizioni igieniche e abitative dei Sassi. La stessa UNRRA-Casas intende costruire un villaggio rurale modello.
La decisione di istituire la Commissione fu presa nel 1951 da Adriano Olivetti e promossa dall’UNRRA-Casas e dall’Istituto Nazionale di Urbanistica. Il gruppo di studio su Matera viene denominato “Commissione di studio della città e dell’agro di Matera.” Il gruppo di intellettuali che lavorano nella Commissione sono quasi tutti legati al Movimento di Comunità in collaborazione con studiosi locali. 1) .Il gruppo di studio su Matera faceva riferimento ad Adriano Olivetti.
Nel 1956 furono pubblicati i saggi introduttivi di F.Friedmann, R.Musatti e G.Isnardi. Inoltre
furono pubblicate l’indagine storica di F.Nitti e la relazione etnologica di T.Tentori.
Le indagini,condotte con spirito interdisciplinare, alla fine furono accantonate.
Mentre a Matera si sta concludendo l’indagine sui Sassi,la Camera dei deputati, nel settembre del 1951, promuove una Commissione di inchiesta parlamentare sulla Miseria e sui mezzi per combatterla. L’inchiesta è la prima ricerca sociologica a carattere comunitario svolta in Italia che si svolse su una piccola comunità, il Comune di Grassano gia conosciuto attraverso il libro di Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli.
Nello stanziamento dei fondi ERP all’UNRRA-Casas-1a Giunta è prevista la realizzazione di un primo borgo rurale. Questa proposta, patrocinata dall’INU, viene accolta nel 1951 dall’UNRRA-Casas 1° Giunta che assume l’onere finanziario dell’iniziativa che culminerà con la Legge sullo sfollamento dei Sassi del 17 maggio 1952, il Piano regolatore di Matera e la costruzione del borgo La Martella.
La Legge 619/1952
La Legge per Matera del 1952 per “il risanamento dei rioni dei Sassi, segna la prevalenza della gestione statale, l’abbandono dei Sassi ed il loro mancato risanamento contestuale allo sfollamento.
I Sassi “restano ciò che la Legge speciale, piani di trasferimento e altro vorranno che siano:momento di innesco di politiche edilizie tutte proiettate all’esterno.” (A.Restucci)
Il Piano regolatore di Matera
Nel 1953 il primo Piano regolatore di Matera non lo farà l’UNRRA-Casas con Ludovico Quaroni
come era previsto. Il Ministero dei Lavori Pubblici, che avrebbe dovuto approvare il Piano di Quaroni, designò per l’incarico l’architetto Luigi Piccinato.
“Il Piano regolatore di Piccinat (1954) prevedeva di cingere e delimitare la parte meridionale del complesso urbano con una fascia continua di urbanizzazione che includeva nuovi quartieri, e fasce di servizi.” (M.Fabbri)
“Il Piano del 1956 si rileva uno strumento puramente formale, strumentale per una conferma di scelte economiche già tutte determinate a scala nazionale.” (A.Restucci)
I nuovi Borghi
Nel 1953 viene inaugurato il Borgo La Martella alla presenza del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi: “La struttura urbanistica della Martella è aperta, si insinua nella campagna, suggerendo la possibilità che altri germi di urbanizzazione possano procedere oltre-“[…]
“Il nuovo Borgo Venusio, progettato da Piccinato, non sarà mai abitato, e la Martella rimarrà un ghetto periferico,[…] si può dire che la storia culturale di una società fondata sulle solide strutture delle ‘città contadine’ e quindi su abitudini e bisogni di socialità che non potevano essere soddisfatti dal nuovo borgo, e meno che mai dall’insediamento sparso.” (M.Fabbri)
La seconda legge sui Sassi
La nuova Legge 126 del 1967 ”costituisce,infatti, un compromesso tra la vecchia tendenza al finanziamento di ulteriori operazioni di trasferimento e le nuove richieste tese al risanamento conservativo dei Sassi.” (A.Restucci)
Contro la legge si determinerà un movimento di opinione pubblica volta a togliere le decisioni sul destino di Matera allo Stato per riportarle alla comunità materana.
Da un Convegno, organizzato dalla rivista Basilicata nel 1967, emergerà il tema del valore culturale dei Sassi e sulla loro tutela negli interventi di Carlo Levi e Giorgio Bassani rappresentante di Italia Nostra. Dal convegno usciranno anche indicazioni di modifica della Legge 126.
Il Consiglio comunale si pronuncierà infine sul destino dei Sassi e sulla Legge 126 chiedendo l’espletamento del concorso.
Bisognerà arrivare al 1971 perché la Commissione Lavori Pubblici di Camera e Senato approvino un disegno di legge che finanzia il concorso per i Sassi che ormai sono abitati da poche centinaia di famiglie. (A.Restucci)
NOTE
1) Levi C., Cristo si è fermato a Eboli, Einaudi Torino, 1946.
2)Della Commissione fanno parte: E.Bracco paleoantropologia, F.Friedmann sociologia, G.Isnardi geografia, R.Mazzarone demografia e igiene, G.Marselli,economia,R.Mazzarone demografia e igiene, F.Nitti storia,G.Orlando economia, T.Tentori, etnologia,F.Gorio urbanistica,L.Quaroni urbanistica,L.De Rita psicologia, R.Innocenti assistenza sociale,. Come collaboratori:R.Carriero, T.Colucci,A. Cristallo,A.Sacco, F.Sardone. Il coordinamento della Commissione è G.Battista Martoglio.
BIBLIOGRAFIA
Fabbri M., Muratore Fabbri L., Sacco L., Za L., Dall’utopia alla politica. Autonomia locale e rinnovamento della politica meridionale nell’esperimento comunitario, Quaderni, Fondazione Adriano Olivetti,1994
Bilò F., Ladini E., Matera e Adriano Olvetti.Conversazioni con Albino Sacco e Leonardo Sacco, Collana Intangibili, Fondazione Adriano Olivetti, 2013.
Menozzi L., Le inchieste degli anni’50, in, La Comunità concreta:progetto e immagine, il pensiero e le iniziative di Adriano Olivetti, Fondazione Olivetti.
Musatti R., La via del sud, Donzelli Editore.
M., I Borghi residenziali UNRRA-Casas,Comunità 13/1952.
Musatti R., Matera città contadina, Comunità 33/1955.
Mazzarone R., I contadini, Comunità 39/1956.
Restucci A., Città e Mezzogiorno: Matera dagli anni ’50 al concorso sui “Sassi,” in “Casabella” n.428, settembre 1977. p.38-39-40.
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