Nel febbraio 1960 arrivò a Ivrea il filosofo Emilio Garroni, inviato dalla RAI per far conoscere Adriano Olivetti agli italiani.
Mancavano pochi giorni alla tragica improvvisa morte di Adriano, colto da una trombosicerebrale su un treno diretto a Losanna.
Garroni ne fece un ritratto che verrà trasmesso dopo la morte. Arrivò a Ivrea da Torino, attraversando la campagna coperta dalla neve, suun treno con locomotiva a vapore, la linea era ancora gestita dal genio militare,lo resterà sino agli anni ’70. Adriano lo accoglie nel corso di una assemblea del centro comunitario di Ivrea chelui stesso presiede. Prima di fargli visitare la fabbrica vuole fargli vedere la bibliotecacentrale, aperta a tutti i cittadini, con oltre 50.000 volumi e centinaia di riviste, e spiegargliene le attività. Nel 1960 la Olivetti era diventata, grazie ad Adriano, un colosso industriale con 35.000 dipendenti e una presenza in tutto il mondo.
Adriano non aveva però accumulato alcuna ricchezza personale e non sfoggiava alcun simbolo di potere. Nel documentario si vede un uomo mite, dal modo di fare semplice. A Ivrea è in corso il tradizionale carnevale, Adriano lo illustra a Garroni e, incontrando uno dei personaggi più importanti, con il costume da generale, glielo presenta togliendosi per rispetto il cappello.
Al link ecco il bel documentario.
https://www.teche.rai.it/2021/04/ritratti-contemporanei-1961-adriano-olivetti/