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Mercoledì 31 maggio 2017

Fondazione Massimo e Sonia Cirulli – Via Emilia 275,

San Lazzaro di Savena (BO)

 

Il seminario approfondisce due aspetti: il design del prodotto e la pubblicità legata alla promozione del prodotto e della immagine della Olivetti nel periodo compreso fra il 1908
ed il 1988.

Quota di partecipazione: 80 euro (il seminario è a numero chiuso)

h 9,00 Registrazione dei partecipanti
h 9,30-13.00 Seminario
h 13-14.00 Pranzo (autonomo)
h 14.30-17.30 Tavola rotonda e conclusioni

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Per gli architetti che parteciperanno sono riconosciuti 6 CFP che saranno registrati dall’Ordine degli Architetti di Bologna.


 

Marco Sammicheli, moderatore

Design curator di Abitare. Dal 2011 è docente a contratto presso la Scuola del Design del
Politecnico di Milano. Laureato in Scienze della Comunicazione a Siena, si è perfezionato alla Bauhaus-Universität di Weimar e ha conseguito un dottorato di ricerca tra il Politecnico di Milano e la Pontificia Universidad Católica de Chile. Ha curato progetti espositivi dedicati a Bruno Munari e James Irvine (Museo del Novecento, Milano), Mario Bellini (Triennale di Milano) Bijoy Jain, George Sowden e Eun Mo Chung (Assab One, Milano), Adam Nathaniel Furman (Camp design gallery). È columnist de La Domenica de Il Sole 24 Ore su temi legati alla cultura del progetto. Fa parte del comitato scientifico della Fondazione Massimo e Sonia Cirulli. Vive e lavora a Milano.

Mario Piccinini, Introduzione: Design e Pubblicità alla Olivetti 1908-1988

Architetto e urbanista, è stato Presidente dell’INU Emilia-Romagna (2006-2013) e membro del
Direttivo nazionale (2006-2016). Dal 2006 al 2016 fa parte del Comitato scientifico della
Rivista “Urbanistica Informazioni”. Dal 2014 fa parte del Comitato Tecnico scientifico di URBIT – Urbanistica Italiana. E’socio fondatore (1981) della Società Progettazione MMP Architetti con sede in Bologna con la quale ha sviluppato numerosi piani e progetti. E’ autore di articoli, saggi e relatore in numerosi convegni. Tra le sue pubblicazioni: “La città tra urbanistica, architettura, storia e luogo” (a cura di), Alinea Editrice, Firenze 1993; “Un nuovo Piano regolatore per Bologna e l’area metropolitana” (a cura di), Edizioni Pendragon, Bologna 1997; “La città storica contemporanea” (a cura di con F. Evangelisti, P. Orlandi, M. Piccinini), Edisai 2008; “Disegnare la città, urbanistica e architettura” (a cura di F: Evangelisti, P. Orlandi, M. Piccinini), Edisai 2011; “Adriano Olivetti Il lascito, Urbanistica, Architettura, Design e Industria”,
a cura di M.Piccinini, INU Edizioni, IIa Ediz., 2014.

Paolo Rebaudengo

Si è diplomato alla Senior High School di Dodge City, Kansas e allo Sprachenkolleg di Freiburg im Breisgau; si è laureato all’Istituto Superiore di Scienze Sociali di Trento. Dopo aver svolto le funzioni di direttore dei Centri di Servizio Culturale di San Giovanni in Fiore e di Napoli nell’ambito di un progetto del Ministero del Bilancio e della Programmazione economica, è stato chiamato in Olivetti presso la Direzione Relazioni Aziendali, occupandosi di gestione del personale a Ivrea e di formazione commerciale al Centro di Firenze. Successivamente ha ricoperto il ruolo di vice direttore generale di Site SpA di Bologna, direttore generale di Meta – Modena Energia Territorio Ambiente spa di Modena e della Fondazione Aldini Valeriani di Bologna. Assessore all’istruzione, formazione professionale e lavoro della Provincia di Bologna.
Attualmente consigliere di amministrazione dell’Accademia Filarmonica di Bologna e
dell’Accademia per le Scienze di Medicina Palliativa.

Carlo Branzaglia, Olivetti un caso di design management

Si occupa di design education e design strategico. Insegna all’Accademia di Belle Arti di
Bologna, dove coordina il Dipartimento Progettazione e Arti Applicate. Ha tenuto corsi, lezioni e seminari in diverse scuole italiane e straniere; e ha scritto e curato diversi libri (l’ultimo, “Fare progetti”, 2016). Direttore scientifico del Postgraduate Program presso Ied Milano, membro di Dmc Design Management Center, è presidente di ADI Delegazione Emilia Romagna, e membro dell’Health Design Network.

G. C. Giovanni Maggio, Olivetti non era una marca

Ha sviluppato la sua esperienza manageriale in Olivetti, dal 1960 al 1989. Ha diretto la
selezione dei quadri e dei dirigenti, ha assolto funzioni dirigenziali nella organizzazione
commerciale Italia sino alle responsabilità della formazione commerciale (CISV Firenze) e della Divisione prodotti per ufficio Italia. È stato a capo della pubblicità del gruppo Olivetti e della comunicazione e relazioni esterne di Olivetti Italia. In seguito, consulente di direzione aziendale e, per un ventennio, docente di Cultura e comunicazione d’impresa presso la Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri dell’Università di Firenze. Suoi contributi di passione olivettiana: Intervista in Uomini e lavoro alla Olivetti di Franco Novara, Giunti editore (suo il neologismo “olivetticidio”). I legati traditi di Adriano, in Adriano Olivetti : il lascito, a cura di Mario Piccinini,
INU edizioni. Brains and Beauty, la comunicazione Olivettti. memorie di educazione olivettiana, in www.olivettiana.it.
Adriano Olivetti, profezia di localismo, in Rivista del Credito Cooperativo, maggio 2001. Il caso Olivetti, lezione introduttiva al corso di Cultura e comunicazione d’impresa 2008, Scienze politiche, Firenze, 2009, in Comunicazionedimpresa 2009.

Emilio Renzi, Olivetti gli anni

Studi di Filosofia alle Università di Padova e di Milano, dove si è laureato con Enzo Paci con una tesi su Paul Ricoeur. Ha lavorato alla Casa editrice il Saggiatore di Alberto Mondadori editore e alla Olivetti, Direzione Relazioni culturali. È stato docente di Semiotica alla Facoltà del Design del Politecnico di Milano/Bovisa. Ha scritto “Comunità concreta. Le opere e il pensiero di Adriano Olivetti”, pref. di Giuseppe Galasso (Napoli 2008), “Enzo Paci e Paul Ricoeur. In un dialogo e dodici saggi” (Milano 2010) e “Persona. Una antropologia filosofica nell’età della globalizzazione” (Milano 2015). Saggi: “Le arti funzionali, il design. Un dialogo immaginario tra Antonio Banfi, Enzo Paci, Dino Formaggio”, in “Materiali di Estetica”, 15, 2009, pp. 53-63 (ISBN 978-88-6001-223-4); le voci Camillo Olivetti e Roberto Olivetti, nel Dizionario Biografico degli Italiani – Vol. 79, 2013.
(http://www.treccani.it/enciclopedia/camillo-olivetti_%28Dizionario-Biografico%29/“Bibliografia su Adriano Olivetti politico”, in AA. VV., “Adriano Olivetti: il lascito. Urbanistica, Architettura, Design e Industria”, a cura di Mario Piccinini, INU Edizioni, II ediz., Roma 2014, pp. 157-159. “L’avventura Olivetti. Breve storia della Società (poi Gruppo) Olivetti (Ivrea, Torino), dalla fondazione (1908) alla dissoluzione (2003)”,in Enciclopedia Treccani on line. Il Contributo italiano alla storia del Pensiero.Tecnica, pp. 472-485 (http://www.treccani.it/enciclopedia/l-avventura /). Sito personale: www.emiliorenzi.it

Leyla Ciagà, I negozi Olivetti come strumenti di comunicazione visiva

Architetto, ricercatore e professore aggregato di Storia delle arti, del design e dell’architettura alla Facoltà del Design del Politecnico di Milano. Ha scritto, “Stile di Olivetti, in Adriano Olivetti: il lascito. Urbanistica, Architettura, Design e Industria”, a cura di Mario Piccinini, INU Edizioni.

Carlo Vinti, Lo stile Olivetti: esperienza anomala o modello esemplare?

Ricercatore presso la Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” dell’Università di Camerino e svolge da diversi anni attività didattica e di ricerca nel campo della storia del design e della comunicazione visiva. Dottore di ricerca in Teoria e storia delle arti (SSAV, Venezia 2006), ha insegnato all’Isia di Urbino, Supsi di Lugano e all’Università Iuav di Venezia. Responsabile con Giorgio Bigatti del progetto “Comunicare l’impresa” (www.houseorgan.net), nel 2012 ha curato con Giorgio Camuffo e Mario Piazza la V edizione del Triennale Design Museum, “TDM5:
Grafica Italiana”, e il relativo catalogo (Corraini, 2012). Tra le sue pubblicazioni, “Gli anni dello stile industriale” (Marsilio 2007), “L’impresa del design: lo stile Olivetti” (Loccioni 2010) e il fascicolo della serie “Art e Dossier” dedicato a “La grafica italiana, dal 1945 a oggi” (Giunti, febbraio 2016).

Caterina Cristina Fiorentino, La comunicazione delle portatili, dalla MP1 alla Valentine

Architetto, ricercatore in Disegno Industriale presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, docente ai corsi di Design e Comunicazione e Design per la Moda del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, autrice di due volumi sulla comunicazione olivettiana:
“Millesimo di millimetro. I segni del codice visivo Olivetti 1908-1978 “(Il Mulino, 2014);
“Congegni Sapienti. Stile Olivetti: il pensiero che realizza” (Hapax 2016).

Marta Sironi, Giovanni Pintori: l’arte della pubblicità

Dopo la decennale collaborazione presso il Centro Apice (Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale) dell’Università Statale di Milano, sta svolgendo un dottorato di ricerca all’Università di Parma. Illustrazione e grafica editoriale sono tra i suoi principali temi di ricerca. Tra le sue pubblicazioni: “Ridere dell’arte” (Mimesis, 2012); “John Alcorn. Evolution by Design” (Moleskine, 2013) e “Giovanni Pintori” (Moleskine, 2015); “Il tuo nome è Eric. Lettere di Aldo Carpi a Fede Mylius” (Nutrimenti, 2015).

Antonio Macchi Cassia, Memoria dell’esperienza nel settore Industrial Design Olivetti

Antonio Macchi Cassia ha attraversato la stagione del design italiano fra gli anni settanta e
oggi partecipando da protagonista all’avventura Olivetti , dove è stato consulente per il settore Industrial Design dal 1968 al 1993 e ha realizzato con Perry A.King il primo computer portatile Olivetti, M10, premio Smau 1983. Dal 1994 al 2016 ha insegnato al corso di laurea in Disegno Industriale della facoltà di Architettura del Politecnico di Milano Dal 2001 è membro del consiglio di amministrazione della Fondazione ADI per il Design Italiano. Ne “Il guizzo e la griglia. Antonio Macchi Cassia designer” , Allemandi 2013, gli autori, Giovanni Anceschi e Raimonda Riccini, ne illustrano la metodologia ‘tanto pragmatica quanto ingegnosamente brillante’. Numerose le cariche professionali e i riconoscimenti. Nel 2016 ha ricevuto il Compasso d’Oro alla carriera al XXIV Compasso d’Oro ADI.

Tavola rotonda

Beniamino de’ Liguori Carino, Graziella Leyla Ciagà, Caterina Cristina Fiorentino,
Antonio Macchi Cassia, Carlo Vinti

presiede Paolo Rebaudengo

La formazione al design, alla pubblicità, alla comunicazione: quale posto possono avere oggi le esperienze, i metodi, le tecniche, le realizzazioni della Olivetti e come introdurle nella scuola e nella Università?

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